L’analisi bioenergetica è una psicoterapia corporea ideata da Alexander Lowen, medico e psicoterapeuta statunitense, che nel 1956 fondò a New York l’International Institute for Bioenergetic Analysis, del quale sarà direttore per quarant’anni. Si tratta di una psicoterapia che si basa su un approccio psicoterapeutico analitico-caratteriale e somatico-relazionale utilizzato anche nella psicoterapia di gruppo.
Alla base della terapia bioenergetica di Alexander Lowen c’è il concetto di energia: così come in ogni organismo vitale sano, l’energia fluisce naturalmente nel corpo, nutrendolo, a livello metabolico, sotto forma di sangue e respiro. Questo normale fluire viene però bloccato dalle tensioni muscolari, che si accumulano in risposta alle situazioni ambientali e sociali quotidiane, ovvero allo stress di qualsiasi genere e gravità (un lutto, una malattia, una lite, ma anche un viaggio, un esame, un trasloco).Quando si consente alla tensione muscolare di scaricarsi, e quindi ai muscoli di rilassarsi, l’energia riprende a circolare liberamente, col risultato di rimetterci in contatto con il corpo e le emozioni.
La bioenergetica si definisce come una tecnica psicocorporea che utilizza modalità respiratorie, specifici esercizi fisici, posizioni e contatti corporei, associati a un’analisi psicologica e caratteriale del soggetto. La bioenergetica consente l’integrazione tra corpo e mente, aiutando il soggetto a sciogliere i blocchi energetici e i meccanismi difensivi creatisi a livello fisico e psicoemotivo, causa di molte inibizioni.
La bioenergetica si focalizza sul disturbo psicologico e sulla sua manifestazione fisica, ossia su fattori evidenti nell’aspetto corporeo, nella postura e negli atteggiamenti.
Lo scopo della bioenergetica è quello di rilassare le contrazioni muscolari permettendo così di far affiorare alla coscienza le emozioni che hanno provocato questi blocchi e di restituire alla persona uno stato di naturale carica energetica.
La bioenergetica è stata ideata da Alexander Lowen, allievo di Whilhelm Reich, padre storico delle terapie incentrate sul corpo. Reich, neuropsichiatra austriaco nonché allievo di Sigmun Freud, elaborò le scoperte della psicoanalisi, definendo il concetto di energia orgonica, una modalità di energia vitale che trova la sua massima espressione nella sessualità, scorrendo liberamente lungo tutto il corpo.
Stando a Reich, la capacità di desiderare e di godere viene spesso repressa da pressioni esterne e attraverso pressioni interne intrapsichiche, sotto forma di angoscia, inibizioni e blocchi.
Queste modalità difensive sono costituite a livello fisico da rigidità corporee (corazza muscolare) e a livello psicologico da atteggiamenti caratteriali e dalla mancanza di contatto emozionale. Lowen, allievo di Reich, riprese il concetto di energia vitale e sviluppò la terapia bioenergetica, servendosi di alcune posizioni fisiche in grado allentare le tensioni e i blocchi.
La bioenergetica, altrimenti definibile come un modo di comprendere la personalità in termini bioenergetici, associa il lavoro del corpo a quello della mente, con il fine di aiutare il soggetto a risolvere, in ambito analitico, i propri problemi esistenziali e relazionali.
Le sedute di bioenergetica si rivolgono a tutti, senza distinzioni di età. Non vi sono particolari controindicazioni in merito.
La bioenergetica consente a particolari individui di ritrovare il piacere e la gioia di vivere. Grazie alla possibilità di agire anche fuori dall’ambito analitico, mediante gli esercizi bioenergetici, antistress o di autoregolazione bioenergetica, la bioenergetica si rivela una disciplina molto efficace per chiunque voglia intervenire sulle tensioni muscolari e sullo stress, in funzione di un maggior stato di benessere generale.
Lo scopo della bioenergetica è quello di aiutare la persona a gestire specifici stati tensivi, come ansie e attacchi di panico, a curare disturbi psicosomatici, sciogliere rigidità e contratture muscolari, amplificare la percezione del proprio corpo liberando la propria espressività, accrescere la consapevolezza di sé e la relazione con l’esterno, sviluppare un equilibrio sano e dinamico tra mente, corpo ed emozioni per godere la vita con maggiore pienezza.
La legge in Italia e all’estero
La bioenergetica rientra all’interno della psicoterapia. Lo psicoterapeuta è un professionista, medico o psicologo, autorizzato all’esercizio della professione da un Ordine professionale di appartenenza. L’attività dello psicoterapeuta viene regolamentata dall’art.3 della L.56/89 (Ordinamento della Professione di Psicologo).
Trattandosi di energia, la bioenergetica può rientrare anche nella professionalità di un pranoterapeuta, la cui abilità proviene da una dote energetica personale e si può affinare mediante diversi corsi e seminari.
Grounding
Grounding vuol dire avere i piedi per terra. Il contatto con il terreno può essere sentito in modo più o meno profondo, a seconda delle persone e, nella stessa persona, da un momento all’altro della vita.
Durante gli esercizi di grounding, i soggetti si lasciano scendere, abbassando il proprio centro di gravità. Nel corpo, la nostra metà inferiore è molto più simile, nelle funzioni, a quella di un animale (locomozione, secrezione, sessualità) mentre la metà superiore è sede di pensiero, linguaggio e manipolazione dell’ambiente.
Molte culture del mondo localizzano queste ultime funzioni nella parte bassa del corpo, mentre noi occidentali le centriamo nella parte superiore, in particolare nella testa. La mancanza di contatto con la Madre Terra e con il ventre, sede della vita, produce insicurezza e angoscia.
La ginnastica bioenergetica
La “ginnastica bioenergetica” è compresa tra le tecniche psico-corporee, come il breathwork, l’antiginnastica, il metodo feldenkrais, il training autogeno, la respirazione olotropica, la terapia craniosacrale, la danzaterapia, il tai chi o la meditazione. Tutte queste discipline olistiche, che siano nate in seno alla tradizione orientale oppure sviluppatesi in Occidente, pur nella loro diversità riconoscono l’unità somato-psichica: dietro a una tensione muscolare vive un blocco emozionale. Quindi, il benessere psicofisico si raggiunge non solo attraverso un’attività motoria mirata alla distensione e al ricaricamento energetico dell’organismo, ma anche attraverso esercizi di autoespressione che permettono di sciogliere il nodo emozionale.
Fonti:
https://www.lifegate.it/terapia_bioenergetica
Categorie:D10.03- Bioenergetica e biomeccanica
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